domenica 20 aprile 2008

Ora una casa comune. Ci vediamo a Firenze

il Manifesto -->Aprile 13, 2008
Al termine di questa lunga campagna elettorale e nella speranzosa attesa di raccogliere un buon risultato, voglio ringraziare i compagni e le compagne che hanno convocato l’appuntamento del 19 aprile a Firenze. Mi pare possa diventare una tappa importante del percorso di costruzione della sinistra unitaria e plurale.Lo è per i tempi. Perché dobbiamo discutere da subito come andare oltre la scadenza elettorale, nel percorso intrapreso.Lo è per la cultura politica che esprime nella volontà di costruire un luogo in cui, tante e tanti, provenienti da orizzonti politici e culturali diversi, che hanno fatto in queste settimane una difficile campagna elettorale, possano ritrovarsi e discutere di come proseguire nel lavoro comune, nella costruzione collettiva.Lo è per i soggetti che lo propongono, che rappresentano un’esperienza vera di rinnovamento dell’agire politico. Lo è per la volontà esplicita di costruire un percorso dal basso, democratico e partecipato in cui partiti, associazioni, comitati, singoli e singole, possano contribuire alla costruzione di un casa comune, oltre il cartello elettorale, dove culture e diversità siano vissute come ricchezza. Dove la dialettica delle idee e delle diverse modalità dell’impegno politico possa costruire la base per nuove pratiche e nuove sperimentazioni.Sottolineo questi elementi perché a mio avviso la scommessa che abbiamo dinnanzi consiste nel coniugare positivamente l’esigenza dell’unità e il rispetto delle differenze, la comprensione che i diversi percorsi politici oggi in essere non sono un limite ma una risorsa. Lo sottolineo perché sono molto preoccupato che il giusto desiderio dell’unità porti a precipitazioni organizzative che rischiano di pregiudicare l’obiettivo.Oggi le pratiche politiche con sui si sta a sinistra sono tante e credo sia necessario cogliere questa novità evitando sia il settarismo dei partiti esistenti che l’idea palingenetica di un nuovo partito.C’è bisogno a mio parere di una casa della sinistra, in cui la molteplicità delle forme di impegno sociale, culturale e politico possano dispiegare il massimo di efficacia, costruendo al tempo stesso le modalità e le regole in modo che tutti possano contare e decidere, chi è iscritto ad un partito come chi non lo è. In questa direzione ho proposto nei mesi scorsi di ragionare sull’esempio della F.L.M., del sindacato dei consigli. Si tratta di allargare la sfera di coloro che possono partecipare al progetto politico a partire dal proprio impegno specifico. La costruzione della sinistra unitaria e plurale coincide a mio parere con la capacità di dare una risposta alla crisi della politica evitando con grande attenzione di cadere nelle semplificazioni veltroniane. Su questo percorso negli anni scorsi è nata la positiva esperienza della sinistra europea. Oggi è possibile allargare e qualificare questo percorso.A partire da queste considerazioni mi è parsa molto opportuna la convocazione dell’assemblea fiorentina e credo sia bene che tutte e tutti vi partecipino.

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