lunedì 24 marzo 2008

In difesa dell'acqua

il manifesto 22.03.2008

Beni comuni
In difesa dell'acqua
Fausto Bertinotti

Oggi, 22 marzo, è giornata mondiale del diritto all'acqua. Non è solo una ricorrenza. Per noi l'acqua come diritto è metafora di un'idea di società, punto alto della critica al neoliberismo, impegno che localmente e globalmente ci prende perché si affermi in Italia e nel mondo.
Bene comune fondamentale, l'acqua è di tutti. E tutti hanno responsabilità per la sua tutela e per l'uso parsimonioso, senza sprechi, senza sporcarla o inquinarla. L'acqua è elemento costitutivo del vivente.
Da essa dipende la vita o la morte, la salute o la malattia, il cibo o la fame. Dunque l'accesso all'acqua deve essere garantito, non può essere negato, né comprato e venduto perché non si può comprare e vendere la sopravvivenza. Così dovrebbe essere, ma così non è. Circa un miliardo e mezzo di persone del nostro pianeta è privo di acqua potabile e due miliardi e mezzo, per lo più stipati nelle megalopoli, non ha servizi igienici. Tutto ciò non perché manchi l'acqua, ma perché ai poveri è negata. Il dominio sull'acqua sta diventando il fondamento dei conflitti. Oro blu che sostituisce l'oro nero nella scaturigine delle guerre. L'acqua come affare, come merce, come privatizzazione. Privatizzazione e privazione, parole indissolubili, causa ed effetto di un mondo che corrompe la «res publica» fino alle fondamenta. E che mina, con le sue economie capitalistiche, i cicli della riproduzione della biosfera, rompendo equilibri delicatissimi, inducendo sconvolgenti cambiamenti climatici che modificano la distribuzione dell'acqua sul Pianeta.
La lotta per il diritto all'acqua è quindi ineludibile elemento di una politica di alternativa. E noi ci riconosciamo nelle dichiarazioni d'intenti di Bamako e di Caracas, e partecipiamo attivamente al Contratto Mondiale dell'Acqua. Per questo l'acqua è punto fondamentale del programma della Sinistra l'Arcobaleno. Per questo è impegno nostro anche di iniziativa internazionale affinché quest'anno, nel sessantesimo della Dichiarazione dei Diritti dell'Uomo, l'Onu inserisca l'acqua come primo bene comune mondiale.
Questo impegno non è elettoralistico, ha una credibilità di lunga lena, costruita negli anni passati, nella partecipazione ai conflitti contro le privatizzazioni, insieme ai cittadini nella miriade di vertenze e comitati che rappresentano una ricchezza e una decisiva risorsa contro chi continua a volere, nel nostro Paese, la privatizzazione della gestione dell'acqua. La moratoria che abbiamo ottenuto è il risultato di questo continuo impegno, anche dentro il Governo. Molti, troppi, in Italia hanno idee diverse e spingono per la privatizzazione, nelle destre e nel Pd. La Sinistra l'Arcobaleno no, in modo netto ed inequivocabile. E lo possiamo dire con la partecipazione ed il sostegno che abbiamo messo direttamente in quella straordinaria raccolta di firme, più di quattrocentomila, a sostegno della proposta di legge di iniziativa popolare per l'acqua pubblica. Anche il riferimento esplicito a quella proposta di legge è entrato nel nostro programma. Da lì si ricomincia nel prossimo Parlamento, mentre continuerà il nostro impegno nel Paese. Augurandoci di essere in tanti. Fausto Bertinotti

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