lunedì 24 marzo 2008

Tutti i numeri della monnezza tech

il manifesto 20.03.2008

Mappe
Raffaele Mastrolonardo

Nel mondo si producono complessivamente tra i 20 e i 50 milioni di tonnellate di rifiuti tecnologici all'anno. Per dare un'idea della dimensione, se questa massa di spazzatura elettronica venisse messa sui container di un treno, ci sarebbe bisogno, per trasportarla, di un convoglio lungo quanto tutta la circonferenza terrestre. (Fonte: Greenpeace
Spazzatura europea
Ogni anno i 27 paesi membri dell'Unione europea producono 8,7 milioni di tonnellate di rifiuti elettronici. Solo il 25 per cento di questi sono raccolti e trattati; il resto prende vie non controllabili. Tuttavia, anche una parte di quel 25 per cento viene probabilmente esportata. La quantità di rifiuti elettronici prodotti nel Vecchio continente dovrebbe aumentare nel prossimo futuro al ritmo del 3-5 per cento l'anno. (Fonte: Greenpeace).
Tecno-rifiuti americani
La percentuale di rifiuti elettronici non trattati negli Stati uniti è più ampia rispetto all'Europa: si aggira, in media, intorno all'80 per cento. In particolare, il 90 percento dei Pc e l'86 per cento delle televisioni vendute in America non è soggetto a procedure di raccolta, trattamento e riciclo. (Fonte: Greenpeace).
Rumenta tricolore
In base ai dati forniti dal settore della produzione, in Italia ogni abitante produce più di 14 kg di rifiuti elettrici ed elettronici l'anno per un totale nazionale di circa 850 mila tonnellate (dato 2006). Circa 108 mila tonnellate all'anno sono gestite e recuperate, l'equivalente di 1,8 kg per abitante e quindi ben al di sotto dell'obiettivo di 4 kg per abitante per anno fissato dal D.Lgs 151/2005 per il 2008. (Fonte: Apat)
Dentro il computer
Di cosa è fatto un Pc? Cromo: 2 per cento; Zinco: 2 per cento; Alluminio: 15 per cento; Ferro: 20 per cento; Piombo: 6 per cento; Plastica: 23 per cento; Rame: 7 per cento; Silicio: 25 per cento; (fonte: Consorzio Ecoqual'it).
Il cuore tossico del cellulare
Un telefonino contiene dai 500 ai 1000 componenti, che possono includere metalli pesanti tossici, come piombo, cadmio, mercurio, berillio, composti chimici pericolosi, come i ritardanti di fiamma bromurati, e la plastica in Pvc. (fonte: Greenpeace).
Pesante come il piombo
Ma quali sono i rischi per la salute e per l'ambiente dei componenti dei dispositivi tecnologici? L'esposizione al piombo e al mercurio può causare problemi alle donne in gravidanza e avere ripercussioni su feti anche a basse concentrazioni. I tubi catodici presenti nei monitor, per esempio, contengono piombo, la cui esposizione può provocare disfunzioni intellettuali nei bambini e danneggiare il sistema nervoso, riproduttivo ed ematico degli adulti. (fonte: Greenpeace)
Rischio bromuro
L'esposizione a lungo termine ai cosiddetti "ritardanti di fiamma bromurati", componenti usati nei rivestimenti plastici e nei circuiti elettrici che si accumulano nell'ambiente, può portare a disfunzioni della memoria e dell'apprendimento, interferire sul funzionamento della tiroide e degli ormoni estrogeni. 1450 tonnellate di TBBPA (tetrabromobisfenolo-A) - che fa parte della famiglia di queste sostanze - sono state usate, nel 2006, per produrre 991 milioni di cellulari. (fonte: Greenpeace)
Batterie inquinanti
Il cadmio (utilizzato, per esempio, nelle batterie ricaricabili dei Pc), può accumularsi nell'ambiente ed è tossico per reni e ossa. Il mercurio, usato nei dispositivi di illuminazione, può danneggiare il cervello e il sistema nervoso centrale in particolare nei primi stadi di sviluppo. I composti del cromo esavalente, usati nella produzione dei rivestimenti metallici, sono molto tossici e noti cancerogeni per l'uomo (fonte: Greenpeace)
I pc come gli aerei
Non solo inquinamento fisico. Per avere un quadro completo dell'impatto ambientale delle tecnologie bisogna allargare la visuale anche sui consumi energetici. Per scoprire che, secondo alcune stime, le apparecchiature Ict incidono per il 2 per cento sulle emissioni globali di anidride carbonica. Una cifra equivalente a quella del traffico aereo mondiale. (Fonte: Gartner). Un centro di elaborazione dotato di diecimila server, per esempio, consuma la stessa energia di un comune di mille abitanti. (Fonte: Intel)

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